Lettori fissi

giovedì 25 gennaio 2018

ANSIE DI UNA MADRE

Casoria, il 16enne Ciro Ascione è morto aggrappato al treno in corsa per evitare un rimprovero

Oggi mi sono imbattuta involontariamente su questa notizia. Sono rimasta di ghiaccio, vi giuro. Un destino terribile sia per il ragazzino con una vita davanti e sia per i genitori... come si può accettare una notizia del genere? Un padre si ritrova davvero a chiedersi come si fa a svolgere al meglio la professione di padre per l'appunto. Chi ha ragazzini a casa sa che spesso la loro indole li porta alla ricerca di più libertà, non si soffermano a pensare a determinate conseguenze. Non è colpa loro, non è colpa di nessuno, la natura gioca questi scherzi. Un giovane serio e responsabile che per non deludere chi lo spetta fa di tutto. Un genitore che per paura del mondo che ci circonda cerca di mettere delle regole... Mi dite cosa è giusto fare? Leggo notizie del genere e rabbrividisco, mi sento piccola piccola, nel rapportarmi con i miei figli mi ritrovo a chiedermi un sacco di volte: avrò fatto la cosa giusta? Sono riuscita a farmi capire? Quel rimprovero l'ho tirato fuori al momento opportuno? Mi ritrovo a confrontarmi con mio marito e con mia madre, forse non mi capiscono li per li, o forse si, non so... Ho paura... Non c'è un manuale da consultare.. Mia madre mi ripete sempre di seguire il mio istinto, l'istinto di madre non sbaglia mai. E se non fosse così? Sono una mamma apprensiva, nel limite dell'accettabile, forse... credo... Ho paura di ciò che potrebbero trovare fuori, della mente troppo spensierata dei miei figli e anche degli altri. Temo quando fanno comunella, ma non perché non voglio che i miei figli abbiano amici, anzi... ma spesso quando si aggregano l'allegria li annebbia ancora di più. Mi ritrovo a fare mille raccomandazioni, alla fine delle quali mia figlia mi guarda con aria stanca e mi risponde: si mamma, ho capito! Nella mia mente mi chiedo se abbia capito davvero. Sembro matta e sclerata oggi con queste idee e pensieri buttati di getto, forse mi sto semplicemente sfogando o forse rispecchio una tipologia di madre nella quale molte di voi si ritroveranno, per altre sarò paranoica... non so. Mia madre mi dice che finalmente comprendo cosa provava lei quando ci ha cresciuti. Effettivamente se prima non si diventa genitori, se prima non ti riprovi a vivere questa meravigliosa e indescrivibile esperienza, non capisci, ti sembra troppo, quel che troppo non è. Cerco di non rigettare sui miei figli le mie ansie, cerco di apparire razionale e controllata, ma dentro ho un vortice di idee e paure che non vi dico. Voglio che vivano spensierati i loro anni, con le giuste responsabilità però. Mi contraddico certo  quando dico a mia figlia di tenere occhi e orecchie aperte ma di divertirsi. Riflettendoci, come si fa a godersi spensierati determinati momenti se in mente ti risuonano queste parole? Ecco questa sono io. La parte folle di me oggi ha preso il sopravvento. Come fanno certe persone a gettare dei neonati nel cassonetto? Io il solo leggere certe notizie mi si blocca il cuore, mi si gela il sangue. Comunque... Ritornando al ragazzino della notizia... Chiedo a Dio di dare ai genitori quel po' di rassegnazione, quel po' che li aiuti a sopravvivere a questo inferno. Perché sono sicura che da quel momento in poi non avranno più una vita da vivere, ma dei giorni in cui lottare per sopravvivere!

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IL BELLO DELLA VITA

E' da tanto tempo che non scrivo. A volte la vita ti prende per mano e ti porta altrove o semplicemente sei tu che scegli di cambia...