SFIGA FREE

Buongiorno a tutti voi. Oggi per me è una di quelle giornate... come dire... in cui gli eventi sfavorevoli alla mia persona si intrecciano tra di loro per agire alle mie spalle e catapultarmi in situazioni poco piacevoli e difficili da accettare... va bene, va bene... traduco: che giornata di merda! E si, a tutti noi capita di vivere giornate così. Che poi se da una diventano due, o peggio, settimane o mesi, li c'è davvero qualcosa che non va. Non si tratta più di semplice sfortuna, ma sfiga vera e propria! E' vero quello che dice l'immagine, a chi non è mai capitato di dire:va bè, sarà l'ultima... cos'altro può succedere? Di tutto ancora! Non sfidate mai la sfiga, perchè perderete di sicuro. Ormai ho imparato a riderci un pò su. Cos'altro puoi fare? Piangerti addosso peggiorerebbe solo la tua situazione. Come quando ti mettono le manette ai polsi e pronunciano la fatidica frase "ogni parola potrebbe essere usata contro di te!". Uguale. Se avete aperto questo post alla ricerca di ottimismo, potrei lasciarvi un pò delusi oggi... non ci sono molti rimedi per annullare questo periodo. Vi potrei consigliare solo di mettere in stand-by il cervello, uscire fuori e prendere una bella boccata d'aria fresca. Non ti basta? Non funziona? Chiama un amico ed esci, vai in un bar e ascoltalo mentre mangi una bella granita... magari scoprirai che lui sta peggio di te... non per essere cattive ma questo di solito aiuta, ricarica, pensi: a me alla fine non va poi così male! Si, perchè oggi ormai è una gara a chi passa le peggio giornate. Non credete a chi vi racconta che tutto va bene. In questi casi le cose sono due: o non ha tempo per parlare e quindi abbrevia con un "tutto bene" o non ha voglia di ricordare.

 Quindi dolci fanciulle o cari giovanotti, rimbocchiamoci le maniche come dice la Ferilli e tuffiamoci tra le onde del nostro destino, senza paura, senza esitazione, ma con coraggio, fierezza e orgoglio... andate... io magari vi guardo dalla spiaggia!!!! 

LA RICERCA DELLA FELICITA'

Ragazzi benvenuto ad un altro tassellino di riflessione. Un argomento che vuoi o non vuoi affrontiamo tutti. La ricerca della felicità, che non è solo un grande capolavoro cinematografico, ma è quello che tutti noi rincorriamo nella nostra vita. Cos'è la felicità? E' una domanda troppo generica. Perchè diversi siamo noi, diverso è il concetto che ne viene fuori. C'è chi la ritrova nel denaro, nel successo, nella notorietà, c'è chi tra le quattro mura di una casa semplicemente con le persone che ama. Non c'è un giusto o uno sbagliato in questi casi, c'è semplicemente la soggettività di ciascuno. Certo è che per raggiungere davvero questo traguardo c'è spesso una grande sfida con noi stessi, tante aspettative invane, porte in faccia, lacrime e delusioni. L'importante è che ricordate di utilizzare tutto questo come marcia in più, un motivo per schiacciare al massimo l'acceleratore e mai il freno. Credo che dietro tutte le tragedie e orrori che spesso ascoltiamo al tg, ci sia gente che ha mollato, ha provato a raggiungere la propria meta, ma all'ennesima delusione si sono arresi. NON FATELO MAI. Piangete, urlate, fate a pugni con il vostro io e con il mondo, ma dopo rialzatevi e continuate ad andare avanti.  A volte può anche accadere che quello che era nei nostri desideri non si realizzerà mai, ma questo non significherà essere lontani anni luce dalla felicità. Ricordatevi che questa tanto ricercata "signora" a volte è proprio dietro l'angolo. Ha sembianze diverse da quelle che immaginavamo ma c'è, c'è per tutti, non dimenticatelo. 

E' proprio vero... la felicità parte sempre da te!

PAZIENZA

Questa immagine stamattina mi ha fatto molto sorridere, ma dietro la battuta ci sta anche un significato. Come si fa a portare pazienza in certe occasioni? C'è a chi riesce più facile per carattere, a chi meno. Io? Sono una via di mezzo. Il fatto di essere una persona riflessiva mi aiuta a soppesare le parole e le situazioni. Ma c'è chi è molto istintivo e riesce in un attimo a mandarti al diavolo. A volte le invidio queste persone, in alcuni casi servirebbe più pancia e meno testa. Ma non sempre. La testa ci permette di non commettere cazzate ragazzi! La cosa che più detesto è il pensare "e se invece avessi fatto così?". Non mi piace poi ritrovarmi in questa situazione, perchè odio tornare indietro. Forse ripeto perchè quando decido di reagire ci sta dietro un pensiero e un perchè, quindi poi non me ne pento. Ma spesso, quando si è istintivi capita ed è brutto. Perchè magari in un momento di off-line con il cervello abbiamo ferito una persona importante, perchè abbiamo commesso un errore... il più delle volte però è tutto risolvibile. Basta chiedere scusa, rimediare... ma quanto è poi difficile? Tanto, parecchio. Ma questo significa essere Uomini con la U maiuscola. A volte riconoscere i propri errori aiuta, perchè no? terapeutico. 

La pazienza... un ingrediente indispensabile nella ricetta di una vita migliore. Pazienza: la virtù dei grandi. Pazienza: la debolezza dei fragili. Si perchè come in una torta, ci sono le giuste dosi, difficile da capire a volte. Perchè tante volte ti aiuta  ad andare avanti seppur con difficoltà, a volte però ti mette in ginocchio. Ma forse in quest'ultimo caso non si parla di più di pazienza, ma di difficoltà a reagire. Metti nel caso di bulli all'interno di un contesto scolastico: la vittima a volte è incapace di porre un freno, di reagire e giorno dopo giorno si sente sempre più schiacciato. Questo non è eccessiva pazienza, a volte se preso nei punti deboli della tua vita puoi diventare debole senza volerlo. Ma non esiste, non credete mai e poi mai che un altro essere umano possa avere il controllo della vostra vita. Mai! Alzatevi in piedi, guardate dritto negli occhi chi vi sta umiliando e mandatelo al diavolo. Ci provate ma vi strattona? Vi prende a calci? Rialzatevi e soprattutto parlatene con il mondo intero. Non siete idioti ma semplicemente vittime ma con le palle. In questi casi non usate la pazienza, se è questo che volete fare ma urlate la vostra dignità. 

Massimo Bisotti una volta ha detto: pazienza è una strana parola. Puoi dirla quando aspetti o quando decidi di non aspettare.

Buona giornata a tutti.

PAROLE INUTILI

Oggi vorrei affrontare con voi un argomento un pò delicato. La morte di una persona a noi cara. Momento difficile e pieno di sofferenza, perchè il distacco di per sè è difficile, il rendersi conto che quella persona a cui tanto tenevi non sarà più lì fisicamente accanto a te, pronta a consigliarti o abbracciarti... Per i credenti come me c'è la speranza in una vita dopo, in un universo parallelo dove chi non c'è più magari è ugualmente accanto a te per proteggerti. A chi non è mai capitato di pensare almeno una volta nella vita "mi sono sentito guidato, preso per mano e condotto senza nemmeno sapere dove e perchè". A me capita spesso, davvero. 

Quando avevo l'età di dieci/ undici anni è venuto a mancare mio nonno, uomo molto importante nella mia vita. C'ero molto legata, e lui a me. Ancora oggi, a distanza di molti anni mi capita di pensarlo, sognarlo. Molti miei successi li lego alla sua vicinanza a me. Quando ci fu la veglia prima del suo funerale io ero lì. Piangevo, le lacrime scendevano da sole. Avevo bisogno di prendere un pò d'aria, uscì nel cortile e mi sedetti in una delle panchine lì fuori. In momenti come questi i ricordi hanno il sopravvento nella tua mente, pensavo e piangevo. Mi si avvicinò ad un tratto un signore, non ricordo bene chi fosse, forse nemmeno lo guardai sinceramente, mi baciò e mi disse "condoglianze". Non sapevo cosa significasse, non ne avevo idea, ma mi sembrò una cosa stupida. Chiesi poi a mia madre il significato di quelle parole, lei mi spiegò che è un modo per dire che quella persona ci è vicina nel dolore. Pensai nuovamente che fosse una cosa stupida. Come può una persona che non vedi mai, che nemmeno sai chi sia esserti accanto nel dolore? Ti è accanto solo chi sta soffrendo davvero come te. E in quest'ultimo caso nemmeno si ha senso pronunciare quelle parole. Avete mai visto due figli scambiarsi le condoglianze per la morte del proprio padre? Non mi piace, una parola inutile. L'ho usata pure io un paio di volte in situazioni del genere, ma ogni volta che uscivano dalla mia bocca pensavo alla loro inutilità. Oggi non le pronuncio più. Preferisco andare, dare un bacio e un abbraccio, tenere una mano sulla spalla di chi soffre in silenzio per qualche minuto. Dire che ci sono. 

Non mi piace quando la gente usa le parole solo perchè si usa, è così che si fa, è educato fare così. NO. Le regole te li fai tu, te li indossi a tuo piacimento e secondo la tua logica. Lo stesso abito lo devi adattare alla tua persona, semplice, con una cinturina, tirato un pò più su, sceso un pò più giù... tu fai la differenza, no l'abito. E se quello stesso abbigliamento lo indossasse un'altra persona, magari al tuo stesso modo, l'effetto non sarebbe uguale. Tu sei tu. Non lasciare che spesso le abitudini offuschino il tuo essere...

I SOCIAL

                                    

Questa immagine rispecchia esattamente l'oggi. facebook, whatsupp, twitter e via dicendo sono una benedizione o una rovina? va bene, è vero. grazie a questi la comunicazione è diventata molto più rapida, è possibile condividere con chi vuoi tu emozioni, sensazioni, giornate, amici, relazioni... e basta!!! Non cia fazzu chiu... diceva un comico di Zeling. Perchè? Perchè tutta questa necessità di far sapere agli altri i fatti nostri? Io sono l'amante della libertà. Non mi piace dare spiegazione a nessuno di quello che faccio e penso, non mi piace che nessuno metta bocca sulla mia vita. Mi fanno sorridere quelle persone che prima caricano immagini sui loro viaggi, compleanni ed eventi vari e poi si lamentano che c'è chi li giudica. Secondo me,in realtà molti di questi "servizi" sono nati dall'esigenza di spettegolare meglio... dai... non ditemi di no... conosco gente che per passare del tempo, invece di fare un bel dolce o leggere un bel libro, va a vedere le storie caricate. "Ma guarda... che coglione!" "povera, che sfigata!" e via discorrendo. Ed è vero, quel povero gatto lì sopra ha ragione: se risulti online ma non rispondi subitissimo alla chat si incazzano pure. Perchè devi essere sempre attivo, pronto, se perdi qualche minuto "che fa?mi ignori? ti ho fatto qualcosa? sai che ti dico.. ma vaf...." e te lo prendi diretto quel vaff.. solo perchè hai ritardato a rispondere, hai fatto alzare un polverone incredibile perchè magari nel frattempo ti aveva fregato il telefono tuo figlio e nemmeno te ne eri accorto, ecco perchè risultavi online. Se avete voglia di condividere con qualcuno la vostra vita, prima di tutto scegliete bene con chi e poi parlate di presenza, magari davanti a una tazzina di caffè o un bel gelato. La comunicazione risulterà più semplice, chiara e viva soprattutto! potrete guardare negli occhi la persona che avete di fronte e capire dal suo sguardo se è il caso o no di continuare, se si merita davvero la nostra fiducia, perchè di presenza non si possono caricare le faccine, e no... 

Datemi retta, lasciate questi social ai ragazzini. Uscite e assaporate la vita di fuori. 

Detto questo... vediamo un pò... ma sapevate che Michelle Hunziker ha postato una foto in cui si ritraeva in compagnia...... ah ah ah... Un caloroso saluto.

IL PASSATO O IL PRESENTE?

Caro diario... quante volte ci siamo ritrovati con un foglio bianco davanti e una penna in mano con l'esigenza di scrivere? Certo alcuni, non tutti. Ognuno ha il proprio modo per scaricare, metabolizzare gli eventi, a volte anche estraniarsi e vedere il tutto da fuori, serve, credo sia terapeutico per il nostro essere. Perché a volte la bocca non emette suoni, il nostro aspetto si incementa (si può dire? non so, ma lo lascio perché rende meglio!) in un sorriso, quando dentro niente ride. Magari spesso si sceglie di adottare di proposito questo tipo di atteggiamento perché nonostante tutto non si vuole ferire la persona che si ha di fronte, non si desidera far cambiare gli eventi, l'oggi magari va bene, il ieri non si può più catturare, acchiappare. Magari si ci rende semplicemente conto che le parole non servirebbero più a nulla se non a ferire, a far nascere magari rimorsi... a che pro? Se il presente adesso va bene, basta. lascia perdere il resto. Fa male? Si un po' a volte, ci pensi e hai mille perché in mente. Ma immagina magari di riuscire ad ottenere risposta: cosa cambierebbe? Niente. Non ti ancorare ad un passato inafferrabile, alza la testa e guarda negli occhi il tuo presente e il tuo futuro. Sei forte e tutto va bene. Sei felice oggi? Se la tua risposta è si vuol dire che comunque sia stato, qualcosa di buono hai guadagnato da quel ieri. Ama, perché l'amore è l'unico combustibile capace di non far spegnere il motore della tua vita. Lotta, perché solo lottando potrai tenere stretta tra le mani la tua felicità. Perdona, perché solo perdonando potrai permettere a te stessa di sbagliare magari senza rimuginarci troppo sopra. Perché l'uomo non è perfetto. E'.... semplicemente uomo!

ESSERE MADRE

 

 

Essere madre.... che dilemma... per la maggior parte delle donne arriva il tempo in cui si sente la voglia di diventare madri. Il più delle volte non si sa nemmeno cosa significa. Si parte con il desiderio irresistibile di donare amore a 360°. Almeno il più delle volte. Ed effettivamente è questo alla fine essere madri, donare amore in modo incondizionato e senza riserve. Donare tutto di te, mettere in gioco la vita stessa per quel fagottino tenero che hai tra le mani. Non so dirvi se anche per l'uomo sia la stessa cosa. Presumo che il padre provi un amore immenso, ma non so se sia totalitario come avviene per la madre. Mio marito per esempio farebbe follie per i suoi figli, diventa scemo per una semplice febbre, ma credo comunque che la madre sia sempre la madre. Poi quel fagottino inizia a mettere i piedi a terra, ad esprimersi, a formulare le prime idee, le prime richieste, i primi desideri e da li è una corsa contro il tempo e contro te stesso. Perché non sai spesso cosa fare. Spesso ti senti in un bivio: essere autoritario o più morbido? Ti senti Hitler di fronte a quei musini lunghi e quelle lacrime sul viso deluso. Non sai se essere più dolce come una caramella sia un bene, a volte fanno un bel salto da quella caramella gommosa e non sai dove possano catapultare. Non c'è una regola o un manuale per essere dei bravi genitori, bisogna seguire solo il proprio istinto, è quello che mi dice sempre mia madre quando sono in crisi personale. E poi capita che ti confronti con altri genitori, la mamma di qualche compagnetto e lì ti senti sempre più un alieno. Perché magari quelle domande che spesso ti poni nessuno ci pensa, sembra tutto semplice e facile... secondo me fingono! Non può essere ragazzi. A volte mio marito mi prende in giro, mi dice che assomiglio ad Orso di Orso e Masha, che ho le stesse reazioni... ha ragione, ci rido sopra pure io. E' che viviamo in un mondo di apparenze, dove tutto deve sembrare bello e da sogno. Da fuori non ci sono problemi, lavoro, famiglia, bambini felici, tate meravigliose... non ci credete! Hai voglia di diventare genitore? bene! Ti dico che è l'esperienza più difficile della tua vita, ma anche la più straordinaria, irripetibile sensazione di pienezza che può provare un essere umano. Non abbiate paura di essere responsabili, perché in fondo essere madre o padre ti impone di rivestirti di responsabilità, anzi... sai che ti dico? ti viene naturale! Perché pensi che tuo figlio è un essere parte di te, è come se ci fosse un tuo braccio in giro per il mondo dotato di un pezzo del tuo cuore. Se sta male lui, stai male tu, se è felice lui lo sei tu, è tutto collegato. E' una legge della natura. Per questo ti dico che è l'esperienza più straordinaria della tua vita, con nessuno ti succederà la stessa cosa allo stesso modo.

Ed ora, se non vi ho spaventato, buon pensierino a tutti... siamo in primavera, la natura si risveglia e pure i desideri più nascosti!!!